Rosa delle streghe
Nome comune
Peonia di Moris, peonia sarda
Nome scientifico
Paeonia morisii Cesca, Bernardo e Passalacqua
Nomi sardi:
Arròsa de monti, rosa de monte, arròsa de padenti, arròsa piònica, arròsa de margiani, rosa de coga.
Descrizione:
Pianta erbacea perenne, geofita rizomatosa, di dimensioni variabili (fino a 1 m di altezza) con fusto arrossato, ramoso e liscio.
Foglie alterne e biternate, coriacee, con margine intero, da lanceolate ad ellittiche, acuminate all'apice. Pagina superiore più scura, lucente e glabra. Pagina inferiore verde chiaro e talvolta pubescente.
Fiore terminale unico, dalla corolla vistosa di colore da rosa chiaro a porpora.
Frutto formato da pericarpo peloso generalmente formato da 3-5 follicoli.
SARROSA DEI MONTI. Così la chiamano i pastori del posto perché nasce lontano dal mare, in alto nelle montagne dove d’inverno è possibile trovare solo la neve.
Da sempre richiamata in letteratura, la peonia secondo gli antichi greci era l’unico fiore che poteva schiudersi nell’Olimpo e che meritava l’ammirazione degli dei.
Secondo alcune tradizioni la rosa proteggerebbe dalle streghe visto il suo colore rosso, secondo altre sarebbe un ingrediente usato dalle streghe per la preparazione del famoso unguento che le aiuta la metamorfosi. Più semplicemente altrove è considerata incantevole portafortuna.
Fotocamera Sony ARII con obiettivo Sony 90 mm G macro. Foto scattate nel comune di Seui località Montarbu
Secondo alcune tradizioni la rosa proteggerebbe dalle streghe visto il suo colore rosso, secondo altre sarebbe un ingrediente usato dalle streghe per la preparazione del famoso unguento che le aiuta la metamorfosi. Più semplicemente altrove è considerata incantevole portafortuna.
Fotocamera Sony ARII con obiettivo Sony 90 mm G macro. Foto scattate nel comune di Seui località Montarbu
"i fiori sono facili da dipingere
il mistero è nelle foglie"
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